domenica, gennaio 07, 2007
Libri rari, rarissimi, inesistenti.

Negli Stati Uniti alcune biblioteche intendono applicare con piu' rigore una prassi: controllare quali libri sono piu' richiesti, e quali meno. E poi liberarsi dei testi meno popolari . Un argomento affascinante. Mi chiedo : piu' e meno richiesti per quanto ? Perche' se è mezzo secolo è un conto, se sono gli ultimi dieci giorni, un altro. Pare che a seconda del criterio adottato perfino Hemingway e Faulkner rischiano di andare prender aria sulle bancarelle dell'usato. Immagino che le biblioteche delle citta' piu' devote si troverebbero a non avere neppure una copia della Bibbia: se tutti ce l'hanno nessuno la richiedera'. E l'altra divertentissima faccia della medaglia è che proprio quando vuole consultare qualcosa di inconsueto uno dovrebbe ricorrere alla biblioteca : ma come fa la meritoria istituzione ad averlo, se è poco diffuso ? Quindi con questo sistema se un libro ce l'hanno tutti la biblioteca se ne libera , se d'altra parte non lo conosce nessuno se ne libera ugualmente. Gli autori (viventi) sono avvertiti: per essere certi che le loro opere non siano tolte di mezzo dovranno sobbarcarsi lunghi viaggi, richiedendole ogni tanto in tutte le biblioteche del paese. Il passo successivo per gli ottimizzatori, doloroso ma logico, sarebbe quello di controllare in ogni tomo le pagine piu' stropicciate, e quindi piu' lette. E poi, spietatamente, eliminare tutte le altre. Scusate, ma oggi, Rio Big è un po' satirico
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