sabato, dicembre 04, 2010

 

L 'ORO DEL VATICANO


Oro come denaro. Oro come proprietà immobiliare e territoriale. Oro come fasto di opere d’arte. Oro come proprietà del Vaticano che costituiscono un vero e proprio tesoro. È il frutto di una cattiva amministrazione della Santa Sede, che ha provocato un allontanamento dallo spirito umile e povero raccomandato da Cristo e favorito l’impiego di certe ricchezze in campi ben lontani dallo spirito apostolico.La gestione di questo patrimonio fa capo ad apposite commissioni cardinalizie con l’assistenza di finanzieri laici, e il denaro è custodito negli istituti bancari dello IOR e dell’APSA, con depositi sotterranei di oro e diramazioni nelle casseforti delle Isole Cayman: un autentico Fort Knox fuori da ogni legge.Il denaro della Santa Sede si è capitalizzato, ironicamente, dalla fine dello Stato Pontificio, coincidente con una crisi delle casse vaticane, ovvero dalla sua ricostituzione come Città del Vaticano, avvenuta con i Patti Lateranensi del 1929, e attraverso operazioni bancarie talvolta illecite, con riciclaggio di denaro “sporco”. Queste vengono passate in rassegna con un documentato capitolo, in collegamento con gli istituti economico-finanziari, per svilupparsi nell’illustrazione delle altre fonti di reddito sacroprofane che hanno origine dalla medievale confessione a pagamento e dalla vendita delle indulgenze, e che ancora oggi rivivono nel mercimonio funebre, nello sfruttamento finanziario del sacramento del matrimonio e nel suo annullamento connesso con la Sacra Rota





<< Home

This page is powered by Blogger. Isn't yours?