giovedì, gennaio 25, 2007
LA POESIA non ha posto nelle classifiche di vendita

....perche' nessuno legge, anche se tutti scrivono,
Le classifiche dei libri piu' venduti scompongono la letteratura in quattro categorie: narrativa italiana, narrativa straniera, saggistica varia. La poesia non c'e' , e se mai una raccolta di versi riuscisse ad avere successo comparirebbe.... dove: tra i romanzi ? Tra i librettini dei comici televisivi ? I testi di poesia li comprano i classici " quattro gatti " , lettori la cui eseguita' numerica non merita l'inquadramento in una specifica quota mercato. Eppure se si dovesse fare una classifica dei generi artistici attraverso cui passano i sogni di gloria di tante persone, il primo posto spetterebbe proprio alla poesia. A desiderare spasmodicamente di veder stampati e diffusi i propri componimenti in versi ci sono magistrati, funzionari radiotelevisivi, deputati, critici d'arte; e adesso c'e' persino il carceriere di Giuseppe Soffiantini, Giovanni Farina, il quale non solo ha scritto poesie, ma ha addirittura ottenuto dal suo "rapito" un aiuto economico per poterle pubblicare. Per dipingere ci si sporca e bisogna comprare colori e tele; per suonare o comporre bisogna conoscere la musica e possedere strumenti musicali; per scrivere un romanzo ci vuole una grande pazienza, il senso della costruzione e tanto tempo. La poesia invece è vissuta come forma artistica facile, effusiva: uno sfogo alla portata di chiunque, in pratica, nessuno la legge e tutti la scrivono.
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