lunedì, agosto 10, 2009
LE FAVOLE NON DETTE DI VLADIMIR LUXURIA

Una bambina che sa guardare nel profondo gli occhi innocenti degli animali sottrae una donna-uomo dalla prigione di un circo. Un Pinocchio dei giorni nostri, orfano, svagato e consapevole della propria diversità, trova nell'amore di una tata la forza per dire di nuovo sì alla vita. Davide, un bambino con la passione per il canto e che ode la voce misteriosa del vulcano Etna, previene il disastro della sua famiglia e del suo paese. Una brutta anatroccola, sbeffeggiata da tutti, sconfigge il pestifero orco che sporca le acque del lago, e si trasforma in un meraviglioso cigno. Tra magia e sogno, pregiudizio, amore e indifferenza, Vladimir Luxuria dedica queste favole agli uomini e alle donne di oggi, al mistero dell'animo umano, a quello che non si dice ma che riempie di bellezza le nostre vite
IO SONO DIO

Non c'è morbosità apparente dietro le azioni del serial killer che tiene in scacco la città di New York. Non sceglie le vittime seguendo complicati percorsi mentali. Non le guarda negli occhi a una a una mentre muoiono, anche perché non avrebbe abbastanza occhi per farlo. Una giovane detective che nasconde i propri drammi personali dietro a una solida immagine e un fotoreporter con un passato discutibile da farsi perdonare sono l'unica speranza di poter fermare uno psicopatico che nemmeno rivendica le proprie azioni. Un uomo che sta compiendo una vendetta terribile per un dolore che affonda le radici in una delle più grandi tragedie americane. Un uomo che dice di essere dio.
domenica, agosto 09, 2009
A PROPOSITO DI UTE

Modica, il collega-avversario del commissario Lupo, è in coma. Ha un proiettile in testa. Non si sa se se la caverà. Torino. È la vigilia di Natale, nevica. La questura è in subbuglio. Non sembra un delitto di malavita, piuttosto una vendetta familiare. Ma il problema è proprio questo: nessuno sa niente di Modica, né del presente, né del passato. È talmente antipatico, e dunque privo di amici e sostenitori, che s'ignora persino dove abiti. Brutta matassa: Lupo trova il primo filo in Viola Camicia, ex maitresse di un vecchio bordello trasformato negli anni nel fantasioso e stravagante Ostello Gioioso, ristorante con foresteria, gestito dalle antiche "ragazze". Nel lontano 20 febbraio 1963, quinto anniversario della Legge Merlin, un misterioso cliente svizzero si presenta a Viola con una proposta strabiliante: "Porterò Ute a partorire qui: è una quattordicenne con la sindrome di Tourette. Lei si occuperà del bambino. In cambio, quando il ragazzo raggiungerà la maggiore età, riceverà in dote una fortuna". Ed è proprio Viola a fornire la prima traccia a Lupo: Modica, da sempre alla ricerca della vera madre, ha trovato all'improvviso una pista che, se proprio non conduce direttamente a Ute, almeno indica come punto di partenza le languide colline del Tanaro sul bordo di Langhe, Roero e Monferrato. Lupo si mette perciò sulle sue tracce e, passo dopo passo, ricostruisce una trama umana che affonda nella guerra e nella Resistenza in un vigoroso affresco contadino denso di amore e di rancore.
LA RAGAZZA CHE NON VOLEVA MORIRE

Questa storia inizia con un mancato attentato. Madina, una giovane cecena dal sorriso travolgente, indossa una cintura imbottita di esplosivo, ma in un attimo decide a favore della vita. I suoi genitori sono morti durante il bombardamento di Grozny e come se non bastasse ha subito violenza da parte di soldati russi, ubriachi e vigliacchi. Intorno, tutto un mondo fatto di onore, vendette e grandi passioni per la propria terra e i propri familiari. Ma dentro? Cosa pensa, Madina, di suo zio Kamzan, capo dei ribelli wahabiti, o di suo nonno Sultan che si erge a proteggere lei e il suo fratellino Shamil? Perché non risponde alle domande del suo avvocato, e cos'è quella smorfia che le si disegna in volto? A Parigi, intanto, Louis de Monfalcon, un noto giornalista in piena crisi di mezza età, sta per incontrare Olga, un'affascinante cinquantenne russa che ha appena scoperto che la ragazza è sua nipote. Insieme tenteranno di salvarla, finendo piuttosto per salvarsi a vicenda grazie a un amore nuovo e dirompente